Coordinare le interazioni

Il modello di didattica ibrida prevede un forte utilizzo del supporto tecnologico nella gestione delle interazioni tra:

  1. docente - partecipanti,

  2. partecipanti – partecipanti.

  • Interazione docente - partecipanti

  • Ogni docente progetta la propria attività didattica in assoluta autonomia e individua gli strumenti che meglio si adattano ai contenuti, ai destinatari e ai tempi a disposizione. L’obiettivo condiviso è di tenere alto il coinvolgimento dei partecipanti in aula quanto di quelli in distance, per cui si consiglia l’utilizzo della multimedialità.

  • Tutte le combinazioni possibili sono gestibili impiegando solo il PC del PODIO (d’ora in avanti PODIO), ma si suggerisce al docente di avere sempre con sé un device personale di supporto (d’ora in avanti DEVICE) che permette di governare al meglio le interazioni e che può essere posizionato sul ripiano laterale del podio, estraibile a destra. In questo caso microfono e speaker del device dovranno essere disabilitati per prevenire eventuali eco.

Partecipanti da remoto

Nella predisposizione delle sessioni di didattica ibrida il partecipante da remoto può vedere uno ed un solo schermo: quello condiviso tramite lo strumento di conference call utilizzato.

Questo significa che se i partecipanti in aula vedono due schermi, quelli da remoto no.

Questo è uno dei motivi per cui si suggerisce il doppio PC: attraverso il proprio DEVICE acceso, avendo effettuato l’accesso alla sessione di Collaborate/Teams a cui partecipa chi segue da remoto, sarà sempre possibile vedere cosa i partecipanti da casa stanno vedendo.

Il docente deve inoltre valutare se e come mostrare il gruppo di partecipanti che segue da remoto – cosa che aiuterebbe a creare sensazione di vicinanza tra i partecipanti, diffondendo cultura d’aula.

Il suggerimento è di proiettare la vista dei discenti dall’applicativo Collaborate o Teams chiedendo ai partecipanti di lasciare la telecamera e i microfoni accesi almeno nella fase di avvio della lezione, di discussione dei lavori di gruppo e nella fase di chiusura. L’idea è che il partecipante deve “essere presente” alla lezione, anche se non fisicamente, con una postura e un atteggiamento “da aula”.

Un vincolo a questa opzione è ovviamente rappresentato dalla qualità della connessione del partecipante medesimo che per poter avere una connessione migliore potrebbe dover spegnere la telecamera per avere più banda.

Stesso discorso per l’utilizzo dei microfoni: durante lo svolgimento della spiegazione si suggerisce di tenerli chiusi, per evitare che possano rientrare rumori.

Durante la lezione va garantita ai partecipanti la possibilità di intervenire. Ad inizio della lezione andrà condivisa con la classe la modalità di gestione di queste interazioni.

È possibile:

  • utilizzare il meccanismo dell’alzata di manofisica per i partecipanti in aula, virtuale per i partecipanti in distance. Il docente recepisce tramite suono o controllando Teams/Collaborate. Una volta ottenuto il turno di parola il partecipante può intervenire a voce. Le aule sono dotate di microfoni ambientali per amplificare gli interventi dei partecipanti in aula: questi sono condizionati dal tono di voce di chi parla. Perciò si consiglia al docente di ripetere le domande, per farle sentire bene dai partecipanti in distance. All’inizio della lezione è consigliabile comunicare ai partecipanti che si procederà in questo modo, così tutti sapranno che le domande verranno sempre ripetute dal docente, mentre degli interventi dei partecipanti, che non siano semplici domande, sarà necessaria una sintesi, sempre da parte del docente, affinchè tutti possano seguire lo scambio in atto;

  • far scrivere al partecipante la propria domanda sulla chat. Il docente, meglio se in possesso del DEVICE, vede la domanda e la legge a tutta l’aula. I partecipanti in aula si prenotano per alzata di mano;

  • far partecipare alla call sia i partecipanti in aula che quelli in distance e far utilizzare ad entrambi lo stesso metodo di prenotazione tramite alzata di mano virtuale, e/o scrittura delle domande in chat.

Nel caso in cui il docente non avesse il DEVICE, o nel caso in cui inizialmente non si sentisse sicuro sulle modalità di gestione della tecnologia di aula o se, semplicemente, preferisse, è possibile:

  • chiedere l’assistenza di un Community Manager per la durata della sua lezione, che lo supporterà segnalando le domande dell’aula da remoto;

  • chiedere il supporto dei partecipanti in presenza, ingaggiando, magari a turno, i partecipanti con un DEVICE a monitorare la chat.

TIPS

Se si utilizza Collaborate si suggerisce di aprire l’applicativo sia su PODIO che su DEVICE e di qualificarsi su entrambi i PC come MODERATORE. Stessa procedura nel caso di ricorso a TEAMS, ma nello specifico la qualifica sarà ORGANIZER. Poiché il partecipante da remoto vedrà lo schermo del dispositivo da cui abbiamo attivato il meeting si consiglia di attivare lo stesso da PODIO.

Interazione partecipanti - partecipanti

La modalità più semplice e funzionale è gestire tutti i partecipanti, anche quelli in aula, attraverso il tool di conference call. Per fare ciò è necessario che tutti i partecipanti in aula siano collegati tramite device e muniti di auricolari.

In alternativa, spostando all’occorrenza l’aula virtuale sulla sorgente destra del podio e invitando i partecipanti in aula ad alzare la voce quando parlano, sarà possibile gestire il confronto.

(Su questa interazione si veda anche la parte della guida dedicata alla gestione dei gruppi.)

In generale, sarà tanto più semplice gestire l’interazione d’aula, quanto più il docente avrà definito in anticipo la sua lezione, avendo dunque chiaro i metodi, gli strumenti e le soluzioni tecniche necessarie per gestire le varie fasi. Inoltre, più questa pianificazione sarà condivisa anticipatamente con il Community Manager e con lo staff MEO più sarà semplice gestire l’aula.